Previsioni meteo della Ligura
a cura di Nicolò Scibetta
TEMPO A TRATTI INSTABILE, DOMENICA PIU' SOLEGGIATA
Sabato Valle d'Aosta e Piemonte verranno nuovamente interessate da correnti più umide e instabili sudoccidentali di origine atlantica.
A farne le spese sarà soprattutto l'alto Piemonte, dove la nuvolosità sarà più frequente con occasione per piogge sparse e qualche acquazzone anche a sfondo temporalesco.
Spazi soleggiati più ampi e tempo asciutto su Piemonte meridionale e Liguria, salvo qualche fenomeno in arrivo la sera di sabato. Clima comunque piuttosto caldo con temperature massime comprese tra 23 e 26°C.
Domenica generale miglioramento, preludio ad una fase un po' più stabile e asciutta in vista per la prossima settimana.
LE PREVISIONI SARANNO AGGIORNATE IL 16 SETTEMBRE 2025
NO ALTOFORNO ELETTRICO A CORNIGLIANO
meteoligure e' contraria alla istallazione
di un altoforno
elettrico a cornigliano
Impatto sulla salute dei lavoratori:
- Esposizione a sostanze tossiche: I lavoratori degli altiforni elettrici possono essere esposti a polveri e fumi contenenti metalli pesanti (zinco, piombo, cadmio, ecc.) e altre sostanze tossiche presenti nel rottame ferroso.
- Danni al DNA e stress ossidativo: Studi hanno evidenziato un aumento del numero di copie di DNA mitocondriale (un marcatore di danno e malfunzionamento mitocondriale) in lavoratori esposti alle polveri sottili (PM10) provenienti da acciaierie con forno elettrico.
- Alterazioni dell'espressione genica: Sono state osservate diminuzioni nella metilazione globale del DNA e di specifiche sequenze (Alu e LINE-1), correlate all'esposizione a PM10, che possono alterare l'espressione genica e causare instabilità genomica.
- Rischio cancerogeno: L'occupazione nella fusione di acciaio e ferro, compresa quella con forno elettrico, è stata classificata come "certo cancerogena per l'uomo" dall'IARC, in particolare per quanto riguarda il tumore del polmone.
- Altri rischi: I lavoratori possono essere esposti a rischi legati a movimenti ripetitivi, stress lavoro-correlato (turni, microclima, carico di lavoro), e problemi psicologici.
Impatto ambientale:
- Emissioni in atmosfera: Le emissioni gassose degli stabilimenti siderurgici, compresi quelli con forni elettrici, possono avere un impatto significativo sull'ambiente, contribuendo all'inquinamento atmosferico.
- Polveri e scarti: La produzione di acciaio in forno elettrico genera polveri, che possono contenere metalli pesanti e altre sostanze tossiche. Queste polveri, se non trattate adeguatamente, possono contribuire all'inquinamento del suolo e delle acque.
- Consumo di energia: La produzione di acciaio tramite forno elettrico richiede un notevole consumo di energia, spesso proveniente da fonti non rinnovabili, con un impatto sul cambiamento climatico. Un prezioso contributo del Dr. Federico Valerio Il problema del forno elettrico ad arco, che si vuole imporre a Genova, sono le sue dimensioni e la sua collocazione: la produzione annuale di due milioni e mezzo di tonnellate di acciaio a 500 metri di distanza dalle abitazioni. E per ogni tonnellata di acciaio prodotta, anche dopo i più moderni trattamenti fumi, un forno “green” come quello si vuol fare a Genova, immette in atmosfera 50 grammi di ossidi di azoto (50 milioni di microgrammi), che si aggiungono a quelli già presenti, oggi, nell’aria di Genova. Fonte: Commission Implementing Decision 2012/135/EU. · Capitolo 3.5 (Electric arc furnace steelmaking and casting). E, fatti quattro conti in croce, un giorno di produzione di acciaio con il forno elettrico (7.000 tonnellate di acciaio) immetterà nell’aria del quartiere 360 chili di biossido di azoto. Difficile dire che sia un inquinamento trascurabile, visto che stiamo parlando di 360 miliardi di microgrammi di un composto tossico che usciranno da un camino e che con venti di mare, diluendosi progressivamente arriveranno ancora a concentrazioni sensibili (qualche decina di microgrammi per metro cubo) nelle case, a 500-600 metri di distanza. Nella nostra città, nell’aria che si respira, si trovano dai 50 microgrammi per metro cubo di biossido di azoto in corso Europa, ai 14 microgrammi per metro cubo a Quarto, il luogo di Genova con l’aria migliore. La media annuale cittadina, in base alle misure effettuate da dieci centraline ARPAL, distribuite lungo la costa, da Pra a Quarto, è di 35 microgrammi di molecole di biossido di azoto, contenuti in un metro cubo di aria. Un metro cubo di aria e’ il volume di aria che immettiamo nei nostri polmoni ogni due ore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per vivere sani e a lungo, raccomanda che si respiri aria con, al massimo, 10 microgrammi di biossido di azoto per metro cubo. Respirarne di più, accorcia la vita. Stime effettuate da ricercatori esperti ( Crosignani P.) , valutano che respirare l’attuale aria di Genova, malsana per la presenza di biossido di azoto, ogni anno, anticipa a 386 genovesi, il loro decesso naturale. 386 morti all’anno per inquinamento, confrontati con i 44 morti provocati dal crollo del ponte Morandi, e’ una tragedia immane, evitabile come quella del crollo, che si ripete, anno dopo anno, nella totale indifferenza di tutti. Ma oggi quanto biossido di azoto respirano gli abitanti di Cornigliano? Da molti anni, spenta l’area a caldo, non abbiamo nessuna misura ufficiale della qualità dell’aria in questo quartiere! La fitta rete di monitoraggio presente a Cornigliano per controllare l’acciaieria e’ inattiva pur se le stazioni di monitoraggio sono ancora presenti, in piazza Massena e in piazza Masnata. Quindi non abbiamo uno straccio di misura che ci dica quanto biossido di azoto oggi respira chi abita a Cornigliano. E’ facile prevedere che anche in via Cornigliano e lungo la strada a mare Guido Rossa, come avviene in via Buozzi e in via Ronchi (a Multedo), monitorati da ARPAl, si superino i nuovi limiti annuali del biossido di azoto (20 microgrammi per metro cubo). E se riattivare le centraline e’ costoso e richiederà molto tempo, ARPAL, come può e sa fare, potrà, in pochi giorni, allestire a Cornigliano una rete di monitoraggio temporanea, con una decina di campionatori passivi, collocati sui pali della luce, scelti nel quartiere. E dopo due settimane di campionamento e qualche giorno per le analisi potremo tutti sapere quanti microgrammi di biossido di azoto immettono, ogni due ore, nei loro polmoni, giovani e meno giovani abitanti di Cornigliano. Dr Federico Valerio Chimico Ambientale
siamo on line nei seguenti indirizzi internet
link stazione di Meteo di Prelo posta a 130 mt slm
http://www.stazionemeteonik.altervista.org/
Termica in real time stazione Prelo
Allerte regione LIGURIA
http://www.meteoligure.it/1/nowcasting_ed_allerte_1190203.html
Monitoraggio in tempo reale torrente Ricco' a prelo
https://www.ilmeteorologoignorante.it/webcam/torrente-ricco/
Di quali colori possono essere le allerte in Liguria ?
VERDE
Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili.
GIALLA
Occasionale pericolo: fenomeni puntuali anche intensi e repentini.
ARANCIONE
Pericolo: massima gravità per fenomeni puntuali anche molto intensi, repentini e persistenti.
ROSSA
Codice non previsto per temporali (solo fenomeni estesi)